COMUNICATO STAMPA

Torino, 19 maggio 2014

IPLA, chiude in attivo il bilancio 2013 approvato dai Soci

Il Presidente Robilotta “ Progettare il futuro dell’Istituto superando definitivamente i problemi strutturali. L’IPLA 2.0 punterà su Green economy e Territorio, ma sarà fondamentale aprirsi al mercato e diversificare le committenze”

Nel piano industriale prevista una struttura più snella e dimezzamento dei costi di gestione

Il bilancio 2013 dell’IPLA, la società controllata dalla Regione Piemonte e partecipata dal Comune di Torino e dalla Regione  Valle d’Aosta, presenta un utile netto di 26 mila euro, il primo risultato in attivo dopo due anni di crisi per la forte contrazione della produzione aziendale.

“Con un’azione rigorosa e monitorata è stato conseguito l’obiettivo del risanamento dei conti, apportando tagli di spesa ed un forte contenimento dei costi fissi – spiega il Presidente Gian Carlo Robilotta – adesso occorre  procedere senza indugi con il rilancio dell’Istituto, razionalizzando la struttura e valorizzando il know how aziendale”.

L’IPLA è una società in house, ma eroga servizi solo alla Regione Piemonte.  Il trend negativo è iniziato nel 2009, con le prime avvisaglie sulla riduzione delle commesse, proseguito nel 2010 e poi con sistematicità decrescente negli anni successivi con l’inevitabile insaturazione del personale e il ricorso alla cassa integrazione. “E’ mancata in passato una visione manageriale lungimirante – prosegue Robilotta – anziché operare in regime di monocommittenza, quando le risorse regionali abbondavano,  bisognava coinvolgere di più gli altri due Soci per diversificare e compensare le criticità di bilancio che si sono verificate nell’ultimo triennio”.

Oggi nell’Istituto lavorano 50 dipendenti, tra tecnici, operai ed amministrativi e i costi di gestione superano di  poco i 4 milioni di euro. Nel piano industriale definito dal Consiglio di Amministrazione in raccordo con il Socio controllante, sono previste nel 2014 azioni di prepensionamento, incentivi all’esodo ed un programma di ricollocazione di parte dei lavoratori presso strutture della Regione Piemonte (Gestione delle squadre forestali, Fondazione Creso) ed eventualmente realtà partecipate del Comune di Torino.

Il “Progetto di ristrutturazione e di rilancio dell’Istituto” prevede per la nuova IPLA una dotazione organica di 20 unità al massimo con un costo gestionale di struttura pari a 2 milioni di €, la cui start up dovrebbe avviarsi da gennaio 2015.

Per la nuova mission dell’Istituto sono state individuate tre Aree strategiche di sviluppo: la Filiera bosco-legno-energie rinnovabili, l’Ambiente e lo sviluppo sostenibile, il Territorio; settori essenziali di interesse per la Regione Piemonte ma aree di potenziale appeal anche e soprattutto per il posizionamento sul mercato pubblico-privato, avvalendosi di alcune importanti novità introdotte da una recente Direttiva comunitaria in materia di società in house.

Robilotta, a fine mandato istituzionale, esprime soddisfazione per l’azione di risanamento dei conti aziendali  aggiungendo: “ l’’IPLA è una realtà di valore con ottime potenzialità ed un know how da spendere come vantaggio competitivo per fornire  servizi a Regioni, Enti locali e alle imprese. E’ una prospettiva stimolante, in un quadro di forte contrazione delle risorse regionali e di riorganizzazione del sistema delle partecipate, che potrà aprire nuovi spazi e concrete opportunità di sviluppo”.

 

L’ufficio Comunicazione istituzionale di IPLA s.p.a.